responsabilità propone lo sforzo di acquisire una ricapitolazione di questa abilità, al fine di riaggregare utili funzioni sia individuali che collettive, che planetarie. Non possiamo continuare a consumare la vita, questa grande opportunità, senza comprendere che la propria trasformazione contribuisce a quanto quotidinamente vedremo di fronte a noi. Siamo soggetti di potenzialità tenute ferme, smuovendo queste nella direzione del proprio progresso e di quello dell'umanità possiamo compiere la trasformazione della nostra vita e di quella della collettività nella direzione della felicità.
Vi propongo una prima riflessione di olomanager data da una lunga osservazione.
La responsabilità è:
1- la forza di contrapporsi alla prima risposta dell’altro che corrisponde ad un istintivo no. Li chiamo no-virgola cioè no, ovvero tutti quelli che istintivamente con più parole dicono un no a qualsiasi ragionamento si faccia, a qualsiasi cambiamento di ottica, posto nella modalità più tranquilla ed equilibrata possibile.
Quindi, questi, dicono spesso no a soluzioni percorribili e logiche. Si auto-percepiscono come molto razionali con il loro no-virgola ed invece sono irrazionali. Infatti non sanno (o non vogliono) profondamente utilizzare la capacità intellettiva e dialogica, in pratica tolgono senso alla vita che è data da una spinta progressiva, anche solo a pensarla nelle reazioni fisiologiche.
Quindi no-virgola sono coloro che, cumulandosi nella società già ferma, inducono l’effetto additivo di una maggiore fissità. (ci ritornerò sopra meglio)
Cosa fare? Bisogna diventare si-virgola perché questo porta ad una maggiore collaborazione e scambio ed alla possibilità di co-i-struirenuove pratiche.
2 - produrre senza ledere i diritti dei lavoratori, dei fornitori, dei consumatori, della natura, delle comunità, dei territori. segue il video virale sulla responsabilità sociale delle imprese della regione toscana, di cui ho curato il coordinamento del progetto.