pre.fem.
fabrizia paloscia
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Oloscuola |
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Il fine dell'educazione è la felicità dell'educando, per rendere i bambini capaci di diventare degli individui responsabili, cellule sane dell'organismo sociale in grado di contribuire al benessere della collettività. Tsunesaburo Makiguchi (1871-1944) Perché oloscuola? Oloscuola perché non potevo non pensare a questo titolo per introdurre
Quindi la Oloproposta formativa per la scuola guarda a questo grande bacino in cui trova il raccordo dell’impegno congiunto delle famiglie, dei presidi, dei professori e tutte le figure che collaborano all’interno della scuola. Come mai finalmente accetto di proporre oloscuola ?? Perché è entrata in campo una professionista che è in grado di reggere la portata che desidero abbia l’inizio di un olointervento nella scuola. Un luogo strategico per la costruzione di giovani cittadini che hanno diritto di ricevere i migliori strumenti per la costruzione creativa e pacifica della loro vita, delle loro comunità e della loro società. Mi affido così, standole accanto, alle competenze di una donna del Sud, della mia stessa terra, la Puglia con cui più volte ci siamo incrociate: Arcangela Limosani.
Arcangela Limosani, chi è? Cedo la parola a lei Salve, vi racconto un po' della mia storia. La mia formazione di counsellor, è di fatto cominciata dalla mia prima esperienza a Firenze, quando dalla Puglia mi sono trasferita per frequentare l’ISEF-Istituto Superiore di Educazione Fisica. Da subito ho iniziato a lavorare con i ragazzi in palestra come allenatrice di pallavolo, dove i miei sforzi erano tesi oltre che a proporre un allenamento adeguato, a cercare modi e comportamenti per far sì che i ragazzi si sentissero rispettati e stimati, qualsiasi fossero Era questo un approccio poco consono agli ambienti competitivi delle società sportive. I risultati sono stati sorprendenti. Tutti riuscivano a dare il meglio di sé, anche quelli più Fra i professori che mi hanno formata, ho assunto come modello quelli che hanno basato il loro insegnamento sull'importanza delle persone nella loro interezza, piuttosto che vederle solo come contenitori dove ognuno può depositare le competenze della propria materia. Dopo 4 anni decido di cambiare lavoro, seguendo l’esigenza di confrontarmi su nuovi piani e luoghi diversi, lavorando cosi nella moda in giro per l’Europa. Il lavoro nella moda si conclude con 6 anni di imprenditoria a Firenze. Questa è stata per me un’esperienza di forte crescita personale, considerando che mi induceva a dover vincere continuamente la mia timidezza e la paura del giudizio dell’altro. Quindi è stato fondamentale nelle relazioni sfidare continuamente i miei limiti. A un certo punto, decido di prendermi un anno sabbatico. Tornando alle prime righe, il cerchio si chiude. Il comune denominatore delle mie esperienze professionali, è stata Nello specifico mi appassiona dare il mio contributo nell’ambito della Relazione Educativa, dove insegnanti, genitori ed educatori hanno oggi, ancora di più, la responsabilità del difficile compito di guidare i ragazzi a una crescita che consenta loro di essere protagonisti del cambiamento che questa epoca richiede. Nutro grande fiducia nei giovani e nel potere dell’educazione che miri a risvegliare in loro la motivazione a dare un contributo per una cultura di dialogo e di rispetto per la vita. Ho scelto la formazione di counselling Rogersiano perché come pensiero mette al centro l’uomo con la sua libertà di scegliere e assumersi le sue responsabilità. Cosa è il counselling? Una "relazione di aiuto" che si instaura con le persone, per risolvere situazioni problematiche nella vita di tutti i giorni, nei vari ambiti personali e professionali. Il percorso ha come obiettivo quello di promuover un maggiore senso di autonomia La tendenza attualizzante presente in ciascun individuo è quella forte spinta verso La mia formazione specifica e continua
Inoltre Faccio parte del Direttivo Coordinamento Regionale Toscano CNCP-Coordinamento Nazionale Counsellor Professionisti
I percorsi che propongo per Insegnanti e Genitori
Insegnanti Efficaci di T.Gordon Genitori Efficaci
Insegnanti in regola Genitori in regola
I percorsi formativi da me proposti ruotano intorno alla domanda educazione autoritaria o educazione permissiva? Entrambi i modi sappiamo bene che sono risultati fallimentari perché comunque, sia che comandi l’adulto sia che comandino i ragazzi, siamo all’interno della relazione di potere dove c’è sempre qualcuno che vince e qualcuno che perde. Vivere in una continua dimensione competitiva dove c’è sempre qualcuno che ne fa le spese, genera uno scollegamento con la propria dimensione emotiva, che fa sorgere nei ragazzi un senso di frustrazione e di sfiducia nei confronti di se stessi e degli altri. Questa dimensione emotiva, insieme ad altri fattori esterni, provoca in loro varie forme di disfunzionalità che, come sappiamo, si esprimono in tanti modi: dall’apatia, agli attacchi di panico, all’autolesionismo, a varie forme di dipendenze. E, sempre più attuale, atti di bullismo dove l‘aggressività e la violenza è rivolta verso gli altri. Viviamo oggi una dimensione sociale e ambientale deteriorata dal punto di vista delle relazioni interpersonali. Risulta necessario che il mondo adulto si chieda e ricerchi cosa sia possibile fare nell’ambito educativo. Vanno riacquistati i punti di riferimento per un vivere sociale, dove tutti possano sentirsi a proprio agio e dare il meglio di sé. A tal proposito, non si può prescindere dal promuovere percorsi educativi che aiutino a sviluppare una relazione di fiducia e stima reciproca. Allo stesso tempo è fondamentale che gli educatori si riapproprino del ruolo di guidare e di orientare alla costruzione di valori attraverso regole chiare e definite. Acquisire strumenti per una comunicazione rispettosa e valorizzante, insieme alla capacità di costruire regole condivise, sono la base per un vivere la famiglia e la scuola in modo più sano ed equilibrato. La sinergia dell’impegno congiunto fra scuola e famiglia, di procedere in questa direzione, produce risultati positivi non solo sul senso di responsabilità, capacità di apprendimento e di benessere dei nostri ragazzi ma anche sul benessere e senso di maggiore sicurezza del proprio ruolo di essere educatori. I corsi per gli INSEGNANTI sono rivolti a:
Quali benefici per gli insegnanti?
Quali benefici per i genitori?
Obiettivi specifici dei percorsi formativi Imparare la comunicazione efficace, che valorizza le persone, per costruire un modo significativo e collaborativo di relazionarsi con gli allievi e con i figli, come alternativa ai comportamenti autoritari o permissivi. Costruire regole chiare, definite e condivise, con le relative sanzioni, da far rispettare. Gestire la fase trasgressiva delle regole come opportunità di interiorizzare il valore che la regola vuole trasmettere. Imparare a dialogare per creare sinergie fra scuola e famiglia.
Con quali strumenti?
Percorsi per gli Adolescenti
Imparare a stare in contatto con emozioni, sentimenti e bisogni sapendoli condividerli con gli altri. E’ questa la chiave per migliorare la propria autostima e saper essere più collaborativi e rispettosi delle regole. Stare bene a scuola e nelle famiglie genera naturalmente il desiderio di apprendere e sviluppare le proprie capacità.
Qualche esempio di iniziative da me realizzate 2020 Impruneta (FI) 2019 Barberino Val D'Elsa (FI) 2018 Firenze - Impruneta (FI) 2017 San Casciano (FI) 2016 Tavarnuzze (FI)
Interviste 5 marzo 2019
Contatto: Arcangela Limosani mob. 393 672 4510 mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. |
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